RECUPERO FUNZIONALE DELLE TASTIERE CROMATICHE DI
BARTOLOMEO GRASSI LANDI
Da quando, nel 2011, la Pro Loco è venuta in possesso di due tastiere “cromatiche” per pianoforte, risalenti alla fine del 1800, invenzione del sacerdote e musicologo garfagnino Bartolomeo Grassi Landi (tastiere da applicare ad organi e pianoforti e utilizzate per suonare secondo un nuovo sistema di scrittura musicale da lui ideato), hanno preso avvio accurate ricerche sull’invenzione, condotte in musei e archivi di strumenti musicali che ci hanno rivelato l’importanza del lavoro del Grassi Landi e l’ormai unicità degli strumenti. Al tempo stesso è emersa anche la sua notevole valenza di musicologo e teorico innovatore; innumerevoli sono le pubblicazioni, volumi e memorie che ha lasciato quale testimonianza della sua attività di ricerca nel campo degli studi musicali, dalle quali si comprende come sia stato una delle figure più importanti nel periodo a cavallo del XX secolo e come ancora tanti suoi lavori siano attuali. Non vi era congresso importante al quale non fosse invitato, a lui si deve un nuovo sistema di scrittura musicale e il suo sistema di un Diapason normale fu adottato da tutte le istituzioni ed è ancora il metodo di misura in vigore.
È stato quindi organizzato un convegno di studi dal titolo “Bartolomeo Grassi-Landi: innovatore e musicologo garfagnino” tenuto il 19 gennaio 2013 che ha trovato il suo epilogo con la pubblicazione degli atti presentati lo scorso 20 ottobre 2014 presso l’auditorium “Vincenzo da Massa Carrara” del Complesso di San Micheletto (Lucca), e che riunisce le relazioni di musicologi, musicisti, esperti di strumenti musicali d’epoca e storici della musica, quali Gabriele Rossi Rognoni, Marta Lucchi, Giancarlo Aquilini e Carlo Mazzoli.
L’unicità e la valenza culturale delle tastiere di Bartolomeo Grassi Landi rappresentano un grande patrimonio per la Garfagnana per cui la Pro Loco si è fatta promotrice di una serie di iniziative volte alla valorizzazione, divulgazione e conservazione di tali strumenti.
Abbiamo pertanto affidato le due tastiere ai qualificati restauratori del Laboratorio di Restauro del Fortepiano di Firenze, riconosciuto a livello internazionale come una delle migliori aziende specializzate nel restauro di strumenti antichi a tastiera, che, con grande competenza, hanno compiuto un eccellente lavoro restituendo le tastiere funzionanti nei loro delicati meccanismi.
Per riuscire nel nostro intento di allestire una sala espositiva permanente, preferibilmente nel Teatro Alfieri cittadino, nella quale accogliere i restaurati strumenti e le pubblicazioni dell’autore ma soprattutto rendere il tutto fruibile a studiosi e appassionati della musica, rimaneva solamente un ultimo passo: acquisire un pianoforte dove poter applicare le tastiere Grassi Landi, che fosse quindi coevo e coerente nella meccanica a quanto ideato dal musicologo garfagnino.
I contatti che abbiamo attivato ci hanno permesso di localizzare nei circuiti del mercato storico musicale un pianoforte conforme, risalente alla seconda metà dell’Ottocento, che, grazie al contributo della Fondazione Cassa Risparmio di Lucca e Banca di Credito Cooperativo Versilia Lunigiana e Garfagnana abbiamo acquisito e, grazie al trasporto di un corriere specializzato, è giunto – ed oggi custodito – nella sede della nostra Associazione.
Le tastiere possono finalmente essere applicate al pianoforte che richiede ancora una vincolante opera di ristrutturazione per poter rendere fruibile in maniera definitiva le tastiere Grassi Landi.
CENTRO DOCUMENTAZIONE ANAGRAFICA
Grazie al lascito di importante materiale da parte del compianto prof. Giuliano Nesi, che tanta fatica spese in tale ricerca, abbiamo intrapreso una onerosa attività di riordino e digitalizzazione delle migliaia di schede accuratamente compilate con i dati anagrafici e biografici di tutti gli abitanti del Comune di Castelnuovo di Garfagnana dal 1500 a fine 1800.
Un grande patrimonio archivistico che non solo permette di ricostruire nei minimi dettagli gli alberi genealogici delle famiglie castelnuovesi, ma offre anche importante materiale di studio per la storia civile e demografica della Comunità di Castelnuovo di Garfagnana durante quattro secoli di dominazione estense.
Possiamo affermare che l’archivio sia quanto di più completo la documentazione esistente permetta di conoscere.